COP29, accordi di compromesso

Alla COP29 di Baku, guidata dal ministro azero Mukhtar Babayev, le Nazioni hanno raggiungo un accorto storico per aumentare gli aiuti climatici ai Paesi in via di sviluppo da 100 a 300 miliardi di dollari all’anno entro il 20235.

Questo passo è fondamentale per affrontare il cambiamento climatico e promuovere la decarbonizzazione globale. Il commissario europeo per il clima, Wopke Hoekstra, e il presidente degli Stati Uniti uscente, Joe Biden, hanno elogiato l’accordo, mentre India e Africa hanno criticato l’importo, considerandolo insufficiente e di difficile attuazione. Anche se con forti lacune, il piano rappresenta un primo passo significativo nella lotta contro il cambiamento climatico.

Il 19 novembre 2024, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un nuovo regolamento sulle attività di rating ESG.
Il testo entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e le sue disposizioni si applicheranno 18 mesi dopo quella data.
Pertanto, considerando i tempi standard, è previsto che il regolamento diventi applicabile intorno alla metà del 2026.
Questo periodo di transizione consentirà ai fornitori di rating ESG e agli altri soggetti interessati di adeguarsi alle nuove normative.

Le principali disposizioni del regolamento riguardano:

• Autorizzazione e vigilanza: i fornitori di rating ESG dovranno ottenere un’autorizzazione e saranno soggetti alla vigilanza dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA).
• Trasparenza metodologica: è richiesto ai fornitori di rating di pubblicare le metodologie, i modelli e le ipotesi utilizzate per le valutazioni, garantendo così maggiore trasparenza per gli investitori.
• Gestione dei conflitti di interesse: il regolamento impone la separazione delle attività commerciali dalle attività di analisi e valutazione, al fine di prevenire conflitti di interesse e garantire l’indipendenza dei rating.

I fornitori extra EU saranno sottoposti a norme specifiche.

Il regolamento rappresenta un passo significativo verso la standardizzazione, l’utilizzo di metriche oggettive e la trasparenza delle valutazioni ESG nell’Unione Europea, contribuendo a promuovere il percorso verso la sostenibilità di tutte le imprese europee.

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