FINANZA AGEVOLATA E INTELLECTUAL PROPERTY (IP)

L’Intellectual Property (IP) ha un ruolo strategico come fattore fondamentale per la competitività, l’innovazione e la crescita delle imprese.

Quando si parla di Proprietà Intellettuale (IP), l’attenzione si concentra normalmente sugli strumenti di tutela e di protezione: registrazione di marchi, concessione di brevetti, registrazione di disegni/modelli, copyright sul software.  L’adozione di strumenti di tutela è fondamentale per assicurarsi l’esclusiva sul risultato degli investimenti fatti in ricerca e sviluppo e diretti alla creazione di nuove idee, ma non è tutto. Quando si parla di innovazione e competitività la gestione dell’IP diventa cruciale: è importante che le aziende adottino strategie che le aiutino a innovare e a essere competitive sul mercato. 

La strategia in materia di Intellectual Property è una parte essenziale di questo.

Una gestione strategica non significa soltanto individuazione degli strumenti di tutela più adatti, l’ottenimento degli stessi e il loro mantenimento, la corretta gestione della IP include molte altre attività:

  • Il governo dell’IP al momento della sua nascita: contratti di lavoro, contratti d’opera o d’appalto devono contenere le clausole che proteggono l’azienda e i futuri asset;
  • L’adozione degli strumenti più idonei di tutela, l’individuazione delle aree territoriali, la pianificazione anche temporale delle attività di protezione dei diritti di IP;
  • La gestione dei processi di scouting tecnologico e di trasferimento di tecnologia; 
  • La tutela giudiziale e stragiudiziale degli asset intangibili;
  • L’accesso agli strumenti di finanza agevolata e fiscalità agevolata.

La gestione degli investimenti in marchi, brevetti, design e software deve accompagnare in modalità sinergica la crescita dell’azienda. 

L’attenzione sull’Intellectual Property trova spazio anche nelle misure di finanza agevolata sia dirette che indirette. Negli ultimi tempi si è assistito a una evoluzione che ha portato a una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori del sistema economico – sia pubblici sia privati – sull’importanza strategica della proprietà industriale, riconosciuta come fattore competitivo e di crescita, soprattutto per le PMI. La titolarità, o comunque la disponibilità tramite licenza, di un titolo di proprietà industriale consente oggi all’impresa di accedere a un paniere di finanziamenti e agevolazioni fiscali destinati alla valorizzazione della proprietà industriale.

Le agevolazioni previste dai BANDI Mise, Brevetti +, Marchi + e Disegni +, mirano a favorire la brevettabilità delle innovazioni tecnologiche e la valorizzazione di idee progettuali per le PMI e microimprese italiane, in linea con la riforma della proprietà industriale 2021-2023 e con gli obiettivi del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza (PNRR). Queste misure sono strutturali e ogni anno, ad agosto, vengono pubblicati i bandi che prevedono procedure valutative a sportello.

Da sottolineare l’agevolazione fiscale Patent Box, che è stata occasione di precedenti interventi, che si collega alle spese sostenute per la creazione di asset intangibili quali brevetti, software e disegni. Questa misura fiscale è un chiaro esempio della necessità di una gestione dell’IP integrata nella gestione aziendale. 

La misura costituisce un incentivo all’utilizzo di strumenti di tutela degli intangibili, come i brevetti, per i quali le aziende italiane non hanno mai mostrato, rispetto ai colleghi europei, una particolare propensione. La possibilità poi di recuperare per il 30,69% le spese sostenute per l’ideazione estetica, consente alle imprese del c.d. Made in Italy (abbigliamento, calzature, mobili, gioielli etc..) di affrontare con maggiore serenità le sfide del mercato tramite il deposito di disegni e modelli.

La realizzazione di software originali costituisce una realtà non solo per le software house ma per tutti i produttori di macchine e l’agevolazione Patent Box può essere utilmente utilizzata anche da queste aziende. 

La normativa Patent Box consente, nella dichiarazione dei redditi, di maggiorare del 110% i costi sostenuti ma solo a partire dall’anno di ottenimento della privativa. Appare pertanto evidente, ad esempio, che per un brevetto che si ottiene in circa due anni, è necessario pianificare le attività necessarie per potere aderire alla agevolazione sin dal momento della nascita dell’asset.

Solo con il monitoraggio puntuale della attività necessarie – sia interne sia esterne – per l’ottenimento della privativa e la gestione degli strumenti di tutela più adatti che tengano conto anche delle opportunità offerte dagli strumenti di fiscalità agevolata, l’azienda potrà utilizzare l’IP non solo con finalità di tutela, ma in modo “strategico” per l’ottenimento di vantaggi economici. 

La gestione della proprietà intellettuale è un processo che l’organizzazione deve governare per ottenere non solo un vantaggio competitivo, ma anche vantaggi economici e di carattere fiscale. 

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