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Capitale sociale: 20.000,00 €
La misura intende promuovere e sostenere la transizione delle PMI lombarde verso lo sviluppo di processi produttivi ispirati a principi di circolarità e sostenibilità, stimolando un modello d’impresa innovativa e sostenibile, che consenta un utilizzo razionale delle risorse e una conseguente maggiore efficienza economica.
Destinatari: PMI lombarde che presentino progetti in forma di aggregazione formata da almeno cinque imprese rappresentanti la/le filiera/e. All’aggregazione potranno aderire anche soggetti diversi (es. Grandi imprese, Midcap, associazioni di categoria, società consortili, centri di ricerca, università), che tuttavia non potranno essere beneficiari di contributi. Pertanto, le spese che questi ultimi dovessero sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo, ma saranno comunque considerate parte del progetto proposto e tenute in considerazione in sede di valutazione dello stesso.
ESCLUSIONI: fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco; sezione K (attività finanziarie e assicurative); sezione A (agricoltura, silvicoltura e pesca), a eccezione delle imprese agromeccaniche.
Contributo a fondo perduto fino al 60% dei costi ammissibili. L’importo massimo del contributo concedibile su progetto è pari a € 300.000. In caso di partecipazione di un numero d’imprese aggregate superiore a cinque, l’importo è incrementato di € 60.000 per ogni impresa aggiuntiva; il contributo è riconosciuto alle singole PMI che compongono l’aggregazione in relazione ai rispettivi impegni di spesa.
Gli interventi ammissibili devono rispettare la normativa sul DNSH e devono prevedere progetti di investimento di almeno € 50.000 in uno dei seguenti ambiti:
Le imprese beneficiarie dovranno inoltre condividere gli obiettivi del progetto e le tecnologie impiegate, la modalità di erogazione e accesso ai servizi di consulenza previsti, la creazione di servizi innovativi o di sistemi o strumenti comuni, l’efficienza e l’integrazione di filiere in tutti i settori economici.
È necessario presentare una relazione tecnica che consenta di valutare l’effettivo efficientamento del sistema produttivo rispetto alle condizioni pre-investimento.
La proporzione tra l’investimento proposto e il fatturato delle imprese aggregate non può essere superiore al 35%.
Spese ammissibili:
a) Consulenza (collaborazione con enti di Ricerca, servizi specialistici per lo sviluppo di prototipi, check up tecnologici, diagnosi energetiche, carbon footprint e water footprint, environmental footprint, analisi del ciclo di vita del prodotto/servizio – e.g. LCA, studi per la sostituzione dei materiali attualmente utilizzati nei prodotti con materiali circolari, definizione di strategie commerciali, marketing e comunicazione, assistenza per acquisizione di certificazioni, formazione dedicata all’acquisizione di competenze richieste dal progetto sia in fase di implementazione che di attuazione, ecc.) in misura non superiore al 25% delle spese ammesse a contributo;
b) Investimenti in attrezzature tecnologiche funzionali all’ ammodernamento (upgrade sostenibile) delle linee produttive e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
c) Sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
d) Costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD ecc.);
e) Costi di acquisizione delle certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH;
f) Servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti;
g) Materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto (inclusi prototipi);
h) Spese per la tutela della proprietà industriale;
i) Spese generali – max 7% della somma delle voci di spesa da a) a h).
Procedura valutativa a graduatoria.
Domande: per modalità e tempistiche, si attende il Bando attuativo.