Regione Lombardia:
Ri.Circo.Lo. prevenzione
e riciclaggio dei rifiuti alimentari

LOMBARDIA - RI.CIRCO.LO. PREVENZIONE E RICICLAGGIO DEI RIFIUTI ALIMENTARI

La misura promuove azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde al fine di agire in più ambiti della filiera alimentare, prevenendo i residui di produzione, sviluppando modifiche migliorative alle linee produttive e favorendo progetti che riducano la quantità degli sprechi alimentari e ne incrementino il riciclaggio, in coerenza con le indicazioni del vigente Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e gli sviluppi dei lavori del tavolo “spreco alimentare” dell’Osservatorio regionale per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica.

BENEFECIARI:

PMI regolarmente costituite, iscritte e dichiarate attive nel Registro delle Imprese, abbiano una sede operativa in Lombardia e siano attive all’interno della filiera della produzione, lavorazione e consumo di alimenti, compresa la ristorazione (anche collettiva).

AGEVOLAZIONE:

Contributo a fondo perduto del 60% del progetto e per un massimo di € 1.000.000,00.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI:

Sono ammissibili i progetti per:

  • la riduzione degli scarti alimentari;
  • la valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale, come sottoprodotti o per la produzione di diversi prodotti;
  • le modifiche alle linee produttive per la riduzione degli scarti alimentari;
  • la distribuzione e al consumo, che riducano la quantità degli sprechi alimentari prodotti o ne favoriscano la lavorazione e il riutilizzo, sia per alimentazione umana, che animale o per altri utilizzi;
  • innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi al riciclaggio di rifiuti alimentari (progetti diversi da processi consolidati, quali il compostaggio, la digestione anaerobica).


Gli ambiti di azione possono essere associati alle seguenti fasi della filiera degli alimenti: lavorazione dei prodotti agricoli e produzione industriale di alimenti; distribuzione e commercializzazione, consumo, compresa la ristorazione (anche collettiva), fine vita e riciclaggio.

Gli interventi devono rispettare il principio DNSH.

Ammissibili le seguenti spese:

  1. acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. L’importo di questa voce a) deve rappresentare almeno il 30% del totale delle spese ammissibili.
  2. acquisto di hardware;
  3. acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili;
  4. registrazione o acquisizione di marchi, brevetti, licenze di produzione, certificazioni di qualità, di certificazioni tecniche ed eventuale registrazione REACH;
  5. opere edili-murarie e impiantistiche e relative spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% delle spese ammissibili;
  6. spese forfettarie per massimo il 7% delle spese ammissibili.

DOMANDA:

È possibile presentare domanda dal 15 ottobre 2025 al 22 dicembre 2025.

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