REGIONE VENETO: FONDO VENETO COMPETITIVITÀ – SEZIONE TRANSIZIONE

VENETO - fondo competitività sezione transizione

La misura, a valere su risorse PR Veneto FESR 2021-27, sostiene gli interventi per il miglioramento dei livelli di competitività delle imprese, mediante l’introduzione di innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto.

Potenziali beneficiari sono PMI e MidCap regolarmente iscritte nel Registro delle imprese istituito presso la CCIAA competente per territorio o all’Albo delle imprese artigiane e in attività alla data di presentazione della domanda, nonché Professionisti titolari di partita IVA attiva alla data di presentazione della domanda.

L’agevolazione prevista si compone delle seguenti forme tecniche:

a) Finanziamento agevolato.

b) Leasing agevolato: tale forma tecnica è attivabile solo per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti che si concretizzano nell’acquisizione, con obbligo di riscatto, di impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e macchinari. Per tali operazioni la spesa massima ammissibile è rappresentata dal costo di acquisto al netto di IVA e canone iniziale.

c) Forma mista: costituita da un finanziamento agevolato a cui è aggiunta una sovvenzione a fondo perduto. La sovvenzione a fondo perduto è calcolata sull’ammontare dell’investimento totale ammissibile, con esclusione delle sole spese tecniche.

Nei casi di cui alle lettere a) e b) si tratta di operazioni finanziarie a doppia provvista così composte:

  • una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 50% dell’operazione agevolata (“Quota Fondo”) con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte del soggetto beneficiario a carico del Fondo per la parte di competenza;
  • una quota di provvista privata, messa a disposizione dal finanziatore a un tasso (“Tasso Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.


Nel caso di cui alla lettera c), l’operazione finanziaria è così composta:

  • una quota di sovvenzione a fondo perduto per un importo non superiore al 13% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e del 18% in caso di piccole imprese (“Quota Sovvenzione”);
  • una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 43,5% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato (“Quota Fondo”) con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte del Soggetto Beneficiario a carico del Fondo per la parte di competenza;
  • una quota di provvista privata, messa a disposizione dal finanziatore a un tasso (“Tasso Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.


Le spese ammissibili sono le seguenti:

  • Attivi materiali immobiliari: a) spese per opere murarie e impianti tecnologici solo se funzionalmente correlate agli attivi materiali di cui alla lettera b).
  • Attivi materiali mobiliari: b) acquisto e installazione di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature tecnologiche necessari per il conseguimento delle finalità del programma di investimenti.
  • Attivi immateriali: c) spese per l’acquisto di: software e licenze d’uso software, marchi, brevetti e licenze di produzione commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Spese per il rilascio delle seguenti certificazioni UNI EN ISO 14001:2015 – UNI EN ISO 45001:2018 – UNI CEI EN ISO 50001:2018 – Registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009) – ReMade in Italy – Plastica Seconda Vita – Cradle to cradle – Carbon footprint – Ecolabel – Greenguard.


Non sono ammissibili le spese inerenti al mantenimento delle certificazioni già acquisite.

  • Spese tecniche: d) spese di direzione lavori, studi, progettazioni, consulenze affidate all’esterno, connessi con il programma di investimenti e finalizzati anche ad iniziative di commercializzazione e promozione.


Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e devono avere un importo minimo di € 20.000 e un importo massimo di € 500.000.

Le sedi oggetto dell’investimento devono essere ubicate nella Regione del Veneto.

La domanda va presentata a Veneto Innovazione per il tramite del soggetto finanziatore (Banca, Società di leasing o Confidi) o, in alternativa, per il tramite di un Confidi o di un’Associazione o Organizzazione imprenditoriale, che può avvalersi anche di proprie società di servizi.

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